I cocktail, il loro sviluppo, la loro diffusione, ‘le mode’, sono leggibili come un excursus nella storia del costume della società contemporanea. I gusti nel bere scandiscono i cambiamenti sociali, li sottendono e li rimarcano, quindi, non è assolutamente pleonastico – anzi, sociologico ed antropologico – cercare di capire quali saranno i cocktail di tendenza per questo 2020, e non solo.

Da New York a Tokyo, da Londra a Singapore, cerchiamo di scoprire le novità proposte dai nuovi maestri internazionali del mixology. Le nuove tendenze arrivano soprattutto da New York , si sa, ma poiché non si inventa nulla e niente si distrugge ecco il boom delle rivisitazioni in chiave contemporanea strizzando un occhio al passato.

Nei bar più all’avanguardia si possono ordinare Manhattan e Negroni alla spina: i cosiddetti Draft Cocktails, che si spillano appunto come una birra ma i bartender più curiosi e creativi stanno studiando miscelazioni nuove e accattivanti.

Tequila e Mezcal entreranno nel 2017 in cocktail classici come Margarita, Frozen Fruit Margarita e Tequila Sunrise ma non sarà necessario spostarsi per forza oltreoceano e si rispolvera il vecchio Vermouth italiano ed anche gli amari dal gusto un po’ retrò che s’ impossessano di una nuova dimensione molto più giovane e fresca, entrano nei drink e ne diventano protagonisti di gusto e aroma.

L’ultima tendenza del bere miscelato, però, è senza alcuna ombra di dubbio il foodpairing, l’abbinamento cioè tra drink e cibo. Il cocktail dimostra così la sua versatilità e va a coprire tutti i possibili momenti di consumo, spaziando dall’aperitivo, alla cena stessa, fino al dopocena.