Spesso quando si parla di moka si legge su riviste del settore o su blog che la macchinetta del caffè non deve essere lavata. Esiste infatti una teoria secondo la quale i frequenti lavaggi eliminerebbero parte della patina che riveste il metallo di cui è composta la moka e ciò porterebbe ad un cattivo gusto del caffè. In pochi però sono a conoscenza che le sostanze oleose e grasse che si depositano sulla caffettiera, durante la preparazione del caffè si bruciano e si ossidano. Queste sostanze, contrariamente al pensiero comune, danneggiano il caffè anziché migliorarlo. Vediamo insieme quali sono i rimedi che possiamo adoperare per pulire senza conseguenze sgradevoli la nostra macchinetta.
EVITARE PRODOTTI AGGRESSIVI
La prima regola, forse quella fondamentale, per una buona pulitura della macchinetta prevede l’uso di prodotti neutri. I prodotti troppo aggressivi o troppo profumati infatti potrebbero rilasciare sostanze, che difficilmente andrebbero via con il semplice risciacquo. Non vorremmo mai ritrovarci con un caffè al gusto di limone, sapone o disinfettante. Banditi i prodotti aggressivi o eccessivamente profumati, la moka in ogni caso andrà sgrassata e quindi vediamo quali prodotti potremmo usare per pulirla. Un sapone neutro privo di qualsiasi tipo di profumazione sarebbe perfetto, anche l’aceto bianco potrebbe rivelarsi un valido alleato contro lo sporco della moka.
DECALCIFICARE LA MOKA
L’aceto bianco per la pulizia della moka risulta essere il prodotto che offre i migliori risultati senza l’uso di sostanze chimiche. L’aceto oltre ad avere funzione sgrassante, è efficace in cucina contro le macchie ostinate della caffettiera, per la rimozione delle parti bruciate e anche per decalcificare la moka. Pulire la moka con l’aceto bianco è semplicissimo, basterà dotarsi di una spugna morbida, imbeverla di aceto e trattare le parti interessate dallo sporco. Anche rimuovere il calcare formatosi dopo i ripetuti utilizzi della macchinetta è un operazione difficile, ma non impossibile. Occorre preparare un composto di acqua e aceto, in percentuale di 2 a 1 e far bollire questa miscela sul fuoco. Quando il liquido esce dal beccuccio della moka, spegnere il tutto e lasciare raffreddare. Trascorsi 15 minuti procedere a svuotare la macchinetta del caffè e a far ribollire la moka con sola acqua, cosi da eliminare residui e tracce di odori sgradevoli.
FILTRI E PARTI INTERNE
Procedere alla pulizia delle parti esterne non è sufficiente per essere certi della completa pulizia, è infatti necessario ricordare che la moka si compone anche di altre parti che spesso si trascurano proprio perché difficili da pulire. L’ostruzione dei filtri ad esempio è la prima delle ragioni che possono provocare un cattivo fuoriuscita del caffè. Cosa fare in questo caso? Molti con uno spillo o uno stuzzicadenti cercano di pulire singolarmente i filtri, operazione lunga e stressante. In ogni caso sarebbe preferibile optare per soluzioni più efficaci e immediate. Vediamole insieme.
1. Soluzione “green”
La prima soluzione potremmo definirla “green”, proprio perché adotta ingredienti del tutto naturali. Per effettuare una pulizia con questa soluzione occorre dotarsi di acqua calda e aceto, preparare un composto di 2 parti di acqua e 1 di aceto e riscaldarlo. Nel composto caldo immergere il filtro e con l’aiuto di uno spazzolino strofinarlo in maniera energica, sbattendolo eventualmente per far fuoriuscire le incrostazioni più ostinate. Terminata questa operazione risciacquare sotto l’acqua corrente. Noterai che il calore dell’acqua unito all’azione scrostante dell’aceto e alla pulizia con lo spazzolino, fà fuoriuscire la stragrande maggioranza dei residui.
2. Seconda soluzione
Se notate che la soluzione naturale non è sufficiente a rimuovere i residui più ostinati, allora sarà necessario procedere a preparare un caffè all’aceto! Non stiamo scherzando, infatti sarà necessario procedere inserendo nella moka una porzione di acqua e un quarto di aceto, metti il tutto sul fuoco, come se preparassi il caffè. Quando tutta la miscela sarà uscita, svuota il tutto nel lavabo e risciacqua sotto acqua corrente la moka. Quando sarà completamente fredda, ripeti la soluzione 1 suesposta. I residui non potranno resistere e i tuoi filtri torneranno come nuovi.E’ sconsigliato riscaldare il filtro direttamente sulla fiamma. Il calore infatti venendo a contatto con il metallo di cui si compone il filtro fisserebbe in maniera eterna i residui creando macchie e abrasioni.
PULIZIA DI UNA MOKA CHE NON SI USA
Se vuoi ritornare ad assaporare il gusto del caffè in moka, ma la tua macchinetta presenta lo sporco del disuso, allora dovrai pulirla in maniera più accurata. Vediamo insieme come fare. Assicurati che la moka non sia ossidata o ammuffita, in tal caso pulirla non sarà sufficiente ma occorrerà sostituirla. Se viceversa è ancora in buone condizioni sarà sufficiente una pulizia accurata. Prepara 3 parti di acqua e 1 di aceto e procedi come se dovessi preparare un caffè con questa miscela. Dopo aver eseguito la procedura, procedi a svuotare e sciacquare la moka sotto l’acqua corrente. La tua moka sarà pronta all’uso!
MACCHINETTA ELETTRICA
Un discorso a parte va fatto per la pulizia della moka elettrica. Questo modello presenta lo stesso funzionamento della macchinetta elettrica ma con il piacere e il gusto della moka classica. Moltissimi utenti che possiedono una macchinetta elettrica si chiedono come andrebbe effettivamente pulita, essendo leggermente differente dalla tipologia classica. Per la pulizia di una macchinetta elettrica occorre dimenticarsi di immergerla in acqua o di lavarla nella lavastoviglie. Infatti questo tipo di moka essendo un dispositivo elettrico, va tenuto il più possibile lontano dall’acqua. Pulire una macchinetta elettrica è semplicissimo, passare un panno umido sarà più che sufficiente. Niente detergenti, niente acqua e niente prodotti che possano finire nei circuiti, pena il non funzionamento della macchinetta e quindi la sua necessaria sostituzione. Per questo tipo di prodotto è però necessario controllare periodicamente sia il funzionamento della valvola, che quello dell’erogatore. E’ importante accertarsi che non siano otturati e nel caso liberarli aiutandosi con uno spillo.