Gli speakeasies sono locali caratterizzati da un’atmosfera anni ’20 e 30′, dove si consumano cocktail selezionati. Ad oggi sono davvero molto conosciuti e apprezzati, ma la loro origine risale a molti anni fa.

Tempo fa gli speakeasies erano conosciuti come locali in cui si vendeva alcol illegalmente, non a caso la loro diffusione è avvenuta durante il periodo del proibizionismo. Fu infatti proprio dal 1919 al 1933 che negli Stati Uniti fu emanata una legge che prevedeva il totale divieto di importazione, fabbricazione, commercializzazione e trasporto di alcol.

 

Come nascono gli Speakeasies?

Nel 1920 una legge sul proibizionismo diede vita a tante e innovative idee, che prevedevano il consumo e la commercializzazione di alcol in modo illegale. Fu proprio durante quel periodo che nacque l’idea di creare degli speakeasies, bar nascosti in luoghi poco conosciuti e non esposti. Alcuni erano situati nelle macellerie, altri nei barbieri e talvolta anche all’interno delle abitazioni private.

Origine del termine Speakeasy:perché si chiama così?

Sembra che il termine comparve per la prima volta in Pennsylvania, nel 1888 ci fu una tassazione molto pesante che colpì la maggior parte dei saloon. Una delle conseguenze principali fu la chiusura di molteplici bar legali, e l’apertura di locali clandestini. Ed è all’interno di uno di questi locali, precisamente in uno situato nei pressi di Pittsburgh che Kate Hester, colei che lo gestiva, pronunciò: “speak easy boys” per indicare ai suoi clienti di parlare piano, in modo da evitare di far conoscere la posizione del locale.

Nonostante il termine risalga a molti anni prima, è stato legato al periodo di proibizionismo in quanto quest’ultimo è stato caratterizzato dal totale bando di alcolici, questo ha determinato un’ampia e una maggiore diffusione degli speakeasies, che pian piano si sono diffusi in moltissimi paesi.

Diffusione degli speakeasies

Gli speakeasies dal periodo del proibizionismo in poi hanno avuto davvero un’ampia diffusione. Ciò che spingeva le persone a frequentarli non era unicamente la possibilità di consumare alcol, ma proprio la sensazione di appartenere a un club esclusivo e segreto. Questa condizione, infatti, donava mistero e curiosità ai locali.

Come si accede all’interno degli speakeasies?

Chi pensa che l’ingresso negli speakeasies sia lo stesso degli altri locali, evidentemente non li ha mai frequentati.
Dal 1920 gli speakeasies consentivano l’ingresso solo alle persone che erano a conoscenza della parola d’ordine imposta. Questo perché all’interno di questi locali vi era una rigida e severa selezione, soprattutto all’ingresso.
Oltretutto all’interno degli stessi, coloro che erano dediti alla preparazione dei cocktail potevano anche rifiutarsi di prepararne altri se ritenevano che un cliente aveva bevuto troppo.

Il passaparola: perché è importante?

Come anticipato precedentemente, dietro questi locali si celava un’ombra di mistero. A tal proposito la diffusione degli speakeasies non è avvenuta per mezzo di pubblicità. L’unico modo per far conoscere questi luoghi era il passaparola.
Attraverso amici, parenti e conoscenti, ci si scambiava le informazioni relative ai diversi locali in zona, e questo ne determinava la diffusione.

 

Perché sono così apprezzati gli speakeasies oggi?

Oggigiorno la legge sul bando degli alcolici non è in vigore, nonostante questo gli speakeasies vantano ancora un’ampia notorietà. Si tratta anche di un modo per tutelare la storia e le antiche tradizioni.
La prima regola alla base di questi locali è infatti proprio la segretezza. Si tratta di ambienti con porte nascoste, caratterizzate da zone soft con luci basse e musica piacevole. L’atmosfera che si viene a creare è vintage e richiama al periodo del proibizionismo.
Ciò che caratterizza questa tipologia di locali sono senza dubbio i cocktail presenti. Gli speakeasies di oggi, infatti, propongono un’offerta di drink e liquori tipici di quell’epoca.

 

La cristalleria

Ciò che caratterizzava gli speakeasies in termini di beveraggio e di cibo, era senza dubbio la cristalleria impiegata.
Questi locali erano infatti facilmente riconoscibili dalle tipologie di bicchieri, calici, piatti, pentole e posate che si utilizzavano.