Nell’ultimo periodo si è volta sempre maggiormente l’attenzione verso le tecniche di cottura dei cibi, complice la grande rilevanza che l’ambito culinario ha assunto in televisione e sul web.
Molte persone, incentivate dalle immagini stimolanti, tentano di riprodurre i piatti dei grandi chef, cercando di apprendere i segreti di un gusto raffinato e delizioso.
Per questo motivo un argomento di conversazione largamente diffuso è divenuto quello della cottura con la tecnica del sottovuoto, in realtà piuttosto recente e risalente al 1974, quando si cercò di mettere a punto una strategia che utilizzasse basse temperature e tempi lunghi senza alterare il sapore delle pietanze.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come realmente avviene un procedimento di questo genere e quali sono gli accorgimenti da attuare affinché il risultato sia esattamente all’altezza delle aspettative.
Essendo infatti una modalità inusuale, è facile compiere degli errori che potrebbero pregiudicare irrimediabilmente l’idea iniziale.
In cosa consiste la tecnica del sottovuoto
Quando si cuoce un alimento in cucina, generalmente si tende ad utilizzare temperature molto elevate per accorciare i tempi e rendere le operazioni più agevoli.
Tuttavia non tutti gli alimenti rendono al meglio se trattati con questa modalità e in ogni modo potrebbero risultare più gustosi se portati a compimento in maniera più graduale.
Proprio per ovviare a questo problema si è pensato di utilizzare degli appositi sacchetti in plastica all’interno dei quali inserire il cibo tagliato in pezzi e ancora crudo.
Nel caso si trattasse di un secondo con contorno, ad esempio, non dovrete fare altro che sezionare la carne e posizionarla nel contenitore insieme alla verdura, il tutto ancora crudo.
Completate l’operazione mettendo dentro il condimento, comprensivo di olio e spezie, e immergete in una pentola con l’acqua mantenuta su una temperatura massima di 100 gradi.
Si tratta di una cottura che avviene quindi per immersione, partendo da 50 gradi e lasciando che il cibo raggiunga lentamente la consistenza desiderata mantenendo inalterato il sapore e il succo.
È molto importante che la busta di plastica sia chiusa ermeticamente così che nulla del liquido all’interno possa fuoriuscire e rovinare la composizione finale del piatto.
Ovviamente i tempi richiesti sono molto più dilatati rispetto a tecniche più tradizionali, pertanto è necessario armarsi di una buona dose di pazienza e soprattutto di un macchinario di qualità, come ad esempio quello che trovate qui.
I vantaggi della cottura sottovuoto
La cottura sottovuoto è una modalità che presenta una serie di vantaggi e per questo è fortemente apprezzata dagli chef di tutto il mondo.
Inserire le pietanze in una busta in plastica e lasciarle cuocere all’interno significa poter preparare il piatto molto tempo prima del previsto e poter mantenere inalterato il sapore finché il contenitore non verrà aperto.
In tal modo è possibile gestire in maniera decisamente più agevole i tempi, non andando a sovrapporre all’ultimo minuto tutte le preparazioni.
A beneficiarne è certamente anche il gusto, che risulta pieno e goloso poiché la pietanza non disperde nemmeno un aroma nell’ambiente o all’interno della pentola.
Si tratta di una tecnica molto più sana di altre, che non altera il gusto e il colore e non prevede l’utilizzo di troppi condimenti che potrebbero poi risultare pesanti al momento dell’assaggio.
Per questo motivo parliamo di un sistema fortemente utilizzato nelle diete, non essendo necessaria l’aggiunta di grassi per donare sapore.
Quali alimenti è preferibile cucinare sottovuoto
Non tutti i cibi possono essere trattati con questa modalità e soprattutto ne esistono alcuni che certamente rendono meglio di altri e consentono di fare una splendida figura con i propri ospiti.
Lo scopo è rendere tenera e morbida la pietanza, lasciando che si rosoli per bene senza alcuna fretta così che possa mantenere un sapore pieno e assimilare tutti gli aromi che sono stati aggiunti.
La prima tipologia di cibo che viene in mente quando ci si riferisce alla cottura sottovuoto è la carne di ogni genere, che si presta perfettamente ad essere posta in un contenitore in plastica in immersione.
Lo stesso discorso vale per il pesce, come ad esempio il salmone, oppure i crostacei, che trattati sulla fiamma potrebbero indurirsi mentre a fuoco basso donano il meglio di loro stessi in termini di bontà.
Non lasciatevi sfuggire la possibilità di gustare deliziosi gamberi o scampi teneri e delicati, golosi come mai avete avuto modo di mangiarli prima d’ora.
Altra pietanza perfetta da inserire nella busta di plastica e immergere in acqua bollente sono le verdure, che mantengono un sapore pieno ma allo stesso tempo non prevedono l’impiego di grassi nemici della dieta.
Parliamo pertanto di un ottimo compromesso tra gusto e linea, nell’ottica di una cucina sana e salutare che tuttavia non ceda nulla in termini di soddisfazione.
Sia la verdura che la frutta, se cotte con questa modalità, conservano infine tutto il loro colore brillante e si prestano ad essere servite con un elegante impiattamento.