I virus possono restare attivi per diverso tempo dopo essere usciti da un organismo e prima di infettarne un altro. Per questo, oltre a evitare contatti ravvicinati e lavarsi bene le mani, è importante pulire le superfici degli oggetti che ci circondano.
La trasmissione attraverso superfici contaminate
È possibile che il virus venga depositato sugli oggetti da un individuo infetto in maniera inconsapevole, sia attraverso starnuti e colpi di tosse non correttamente schermati, sia toccando le superfici dopo aver starnutito o tossito nella propria mano.
Per questo si consiglia sempre di starnutire e tossire nel proprio gomito.
Le goccioline contenenti il virus depositate sulle superfici vengono poi raccolte da altri individui attraverso il contatto con le mani portate alla bocca, al naso e agli occhi anche a distanza di tempo.
Le superfici più esposte a questo genere di contagio comprendono, per esempio:
– le maniglie delle porte
– le pulsantiere degli ascensori
– i cellulari
– i sostegni per aggrapparsi sui mezzi pubblici.
Quanto resiste il nuovo coronavirus sulle superfici?
La capacità del nuovo coronavirus di resistere nel tempo all’esterno degli organismi è ancora in fase di studio.
Informazioni preliminari, pubblicate in un recente articolo sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine, suggeriscono che il virus può sopravvivere fino a 72 ore su plastica e acciaio, fino a 24 ore sul cartone e solamente 4 sul rame.
“L’arco temporale varia a seconda delle caratteristiche del tipo di superficie: quelle meno porose come la plastica e l’acciaio sono le peggiori perché assorbono meno facilmente le goccioline, preservando il virus attivo”, spiega ancora Elisa Vicenzi.
“Ma anche le diverse condizioni ambientali possono incidere: la quantità di areazione dei locali e l’umidità, per esempio.”
Come disinfettare le superfici
L’utilizzo di comuni disinfettanti è in grado di ridurre al minimo e annullare la capacità del virus di trasmettere l’infezione.
In particolare, si consiglia di pulire le superfici utilizzando:
– disinfettanti contenenti alcol al 75%;
– disinfettanti a base di cloro all’1%, come la candeggina.
Il sistema più valido per ridurre il rischio di contagio rimane comunque il lavaggio delle mani, spesso e bene, con acqua e sapone e per almeno 20 secondi.
In ogni caso, soprattutto se non è possibile lavarsi le mani e ci si trova fuori casa – ad esempio al supermercato – è importante evitare di toccarsi la faccia con le mani, tenendole quindi lontane da naso, occhi e bocca.