Il problema dell’inquinamento ambientale è ormai una questione risaputa ma molto spesso non si fa ancora abbastanza per ridurre l’impatto di alcuni oggetti di uso quotidiano.

La plastica è uno di quei materiali usati in grosse quantità dalle industrie, nella sanità, nei trasporti, ecc… dove spesso è indispensabile. Però ci sono molti prodotti monouso che ormai fanno parte del nostro quotidiano che potremmo sostituire con altri altrettanto validi, per ridurne l’impatto sull’ambiente.

A livello europeo e internazionale ci sono numerose associazioni impegnate in questa battaglia contro i cambiamenti climatici.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per aiutare il pianeta, anche quelle semplici azioni che possono sembrare superflue.
A volte non ci rendiamo conto ma siamo circondati da oggetti completamente in plastica, soprattutto monouso, di cui potremmo tranquillamente fare a meno e sostituire con utensili green e sostenibili.

Vediamo qui di seguito alcuni semplici consigli su dieci prodotti che sarebbe meglio eliminare e i rispettivi sostituti green.

1) Le bottiglie di plastica
Uno degli oggetti più utilizzati e più inquinanti è senza dubbio la classica bottiglia di plastica. La Terra ne contiene quantità enormi che molte volte non vengono neanche riciclate ma buttate nell’ambiente.
Un ottimo sostituto alle bottiglie in plastica potrebbe essere una comoda borraccia in alluminio o in metallo.
Per casa ci si può procurare una caraffa filtrante che rende l’acqua del rubinetto bevibile, oppure bottiglie di vetro lavabili.

2) Tovaglioli, fazzoletti e carta da cucina
Tra i tanti prodotti diffusi in cucina c’è la carta assorbente, usata per pulire, sarebbe da eliminare. Allo stesso modo tovaglioli o fazzoletti, che possono essere sostituiti con dei fazzoletti completamente in stoffa, lavabili. Medesima cosa possiamo fare per la carta assorbente e per i tovaglioli di carta, adottare delle alternative in stoffa.

3) Sacchetti di carta per alimenti
Anche i sacchetti di carta che contengono frutta e verdura, all’apparenza innocui, possono essere deleteri per l’ambiente. Nei mercati ad esempio ne vengono usati a migliaia ogni giorno, che poi, una volta a casa, vengono buttati immediatamente.
Un’ottima alternativa sono i sacchetti in lino o cotone naturale che si trovano a prezzi bassi, che potranno essere usati per frutta, verdura e pane. Dopo ogni utilizzo basterà igienizzarle e saranno subito riutilizzabili.

4) Carta da forno, pellicola e alluminio
Carta da forno, pellicola e alluminio sono indispensabili per conservare e cuocere ma si sottovaluta il loro impatto sull’ambiente. Sono infatti da eliminare e da sostituire con alternative sostenibili.
Qualcosa di altrettanto valido potrebbe essere il foglio di cera d’ape, al 100% naturale. Invece, per sostituire la carta da forno basterà acquistare degli involucri o tappetini in silicone utili a non far attaccare il cibo oppure si può usare olio o burro.

5) Spazzolini da denti
Altro strumento che viene usato quotidianamente è lo spazzolino da denti in plastica, che non è monouso ma ha comunque un alto impatto ambientale.
I sostituti a quest’oggetto sono semplici da trovare anche più duraturi nel tempo: gli spazzolini in bambù o legno. Molti di questi hanno le setole intercambiabili così da non dover buttare periodicamente il nostro spazzolino ma tenerlo per un tempo indefinito.

6) Sacchetti in plastica
In molti negozi e supermercati si adottano sempre più sacchetti biodegradabili e non più in plastica, grazie ad una battaglia dura delle associazioni ambientaliste. Le buste di plastica per alimenti sono quelle che si vedono di più in giro, per strada, nel mare e nei boschi: è l’oggetto più diffuso e inquinante.
Oltre alle buste biodegradabili esistono alternative ancora più green, come le buste in tessuto portate da casa o simili che possono essere riutilizzate nel tempo.

7) Rasoi usa e getta e lamette
I rasoi e le lamette sono usati da chiunque ed essendo un prodotto monouso sono deleteri per l’ambiente. Anche perché trattandosi di due materiali differenti, metallo e plastica, la destinazione finale è sicuramente l’indifferenziato. Un modo per sostituirle potrebbe essere acquistare un prodotto durevole nel tempo come un rasoio elettrico, utile non solo per barba e capelli ma per ogni zona del corpo.
Molti barbieri inoltre vendono ancora quei rasoi completamente in metallo che possono essere riutilizzati più volte.

8) Posate usa e getta
Le posate usa e getta sono ancora tanto vendute, richieste per feste o da chi non vuole lavare i piatti. Acquistando questi prodotti, però, non ci si accorge di quanto siano inquinanti. Infatti è consigliabile utilizzare alcune varianti altrettanto utili. Tra queste ci sono le posate in foglie di palma o in bambù, monouso ma non inquinanti. Inoltre, un’altra alternativa (meno green) sono piatti e posate di cartone o carta.

9) Spugna per piatti
Le spugne per lavare i piatti o altre parti della casa sono altamente inquinanti perché monouso e soprattutto non vengono differenziate. Molto dannose a causa della loro produzione di grosse quantità di microplastiche, una volta buttate. Anche in questo caso ci viene in soccorso il bambù. Esistono infatti spugnette fatte di bambù o in un altro materiale chiamato luffa. Queste spugne funzionano alla stessa maniera di quelle classiche, del tutto biodegradabili. Si possono buttare sia nell’umido che nel compost che poi sarà impiegato nell’orto.

10) Confezioni di detersivi e sapone
Ogni tipo di detersivo o sapone è contenuto in involucri di plastica ovviamente poi buttati una volta finito il prodotto. Se si vuole intraprendere una vita sostenibile dal punto di vista ambientale le soluzioni possono essere diverse. Si può scegliere di acquistare sapone o shampoo solidi, prodotti ormai da molte aziende. Oppure si può optare per l’acquisto della ricarica di sapone o detersivo così da poter riutilizzare l’involucro in plastica quante volte vogliamo.